mercoledì 19 gennaio 2011

A fine marzo, quasi ai limite della normativa del PSR le barbatelle sono a dimora. I pali ancora adagiati sul terreno, come pure le ancore ed i fili. La rabbia aumenta ma devo attendere. Nei primi giorni di maggio arriverà l'operatore del Ministero delle Politiche Agricole per i rilievi necessari ed il vigneto è ancora in "lavorazione". Nel dubbio li avviso della situazione. Son molto comprensivi e il giorno del rilievo tutto è in ordine. Mi rilasso e parto per una vacanza di quindici giorni, precedentemente programmata,in Messico. Al mio ritorno….
Il viaggio splendido. La vista del vigneto desolante. Durante la nostra assenza prima è piovuto abbondantemente poi il sole ha riempito l'aria e baciato il vigneto. Un'esplosione di erba copriva tutto. Le barbatelle ad un'altezza di 20 cm e l'erba i tutto il vigneto a sessanta centimetri d'altezza. Per me, neofita un dramma. Subito il primo errore lavorando solo di sabato e domenica affronto prima i due appezzamenti più piccoli e meno coperti di vegetazione. L'intento era di vederne pulito almeno un pezzetto con il lavoro del fine settimana. Mi armo di zappa e guanti e comincio a togliere le erbacce e dei micidiali cespugli di fioretti gialli tra le barbatelle. Un 'impresa per me ciclopica, mi aiuta anche mia moglie, ma è sconsolante vedere che due giorni servono solo a fare un quarto del vigneto.

Dicevo che il primo errore è stato quello di partire dai due appezzamenti più piccoli, quando la settimana dopo sono tornato nel vigneto le erbacce nell'appezzamento più grande erano altissime e folte le barbatelle non si vedevano. Avrei dovuto cominciare proprio da qui, dove la vegetazione era già più alta, cosi facendo ho dato a quelle piante un vantaggio di una settimana. Sconsolato domenica sera guardo il vigneto e comincio a pensare di aver fatto una fesseria nell'avventurami in viticultura. Mia moglie resta qualche giorno a lavorare nel vigneto e con la pazienza che la contraddistingue, (sopporta anche me) ha liberato, lavorando sino al giovedì, quasi tutte le barbatelle. Ritorno venerdì. Ora le barbatelle sono visibili posso passare con la zappa tra una barbatella e l'altra abbastanza velocemente. Domenica sera le quasi seimila barbatelle sono "liberate". Il tecnico mi dice che occorre trattarle per proteggerle. Lasciamo a lui questo compito. Le barbatelle a vista vengono trattate. Decidiamo di far passare tra i filari nuovamente l'estirpatore per togliere più vegetazione possibile. La settimana dopo la situazione della vegetazione è maggiormente sotto controllo ma l'uso dell'attrezzatura ha fatto uscire una montagna di sassi. Tanti sassi da impedire l'uso di mezzi meccanici. Nessun problema mi dice il tecnico, trattore con bascula, tua moglie alla guida e noi a raccogliere i sassi.

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