mercoledì 19 gennaio 2011

Piove. In casa stanno facendo lavori (sostituzione della caldaia, inserimento nel caminetto di una stufa da camino, pittura dei termosifoni). Di fatto niente acqua calda, riscaldamento e soprattutto un casino inenarrabile. Ma sei proprio sicuro di voler andare? La domanda presuppone poca voglia di sobbarcarsi viaggio ed eventualmente freddo e disagi. Sorridendo rispondo non c'è problema restiamo a casa. Il muro può attendere. Sfrutterò il fine settimana per informarmi sulle attività da eseguire in futuro nel vigneto. Sono già sicuro che non dovrò fare l'inerbimento per i prossimi 3/4 anni. In prima battuta perché il terreno ha valori di sostanza organica adeguati,non ha problemi dovuti al compattamento (le operazioni di scasso prima, livellamento e di vangatura meccanica poi). Se da una parte un bel cotico erboso soddisferebbe la mia vista e quella dei passanti dall'altra, essendo il prato una cultura consociata al vigneto, eserciterebbe una competizione idrica e nutrizionale più o meno spinta che al momento preferisco evitare o meglio lascerò crescere l'erba solo nel periodo al di fuori dello sviluppo degli organi vegetativi e produttivi delle viti (autunno/primavera. Per contro volendo indirizzare le radici delle barbatelle sin da subito verso gli strati più profondi del terreno ho detto che dovrò arieggiarlo in profondità e quindi.
Qui c’è il sole, una giornata splendida.
Sul vigneto cielo variabile oggi e sole splendente domani. Ieri sera ero comunque stanco e non mi sarei messo in viaggio volentieri, ma ora vedendo il sole e la temperatura massima prevista (21?)... Vabbè è andata cosi. Comunque cercherò di utilizzare questo fine settimana per acculturarmi sulle lavorazioni da fare nel vigneto. In rete si trovano articoli e miniguide, alle volte fuorvianti, sull'uso di macchinari costosi per accudire il vigneto e di prodotti chimici ( che non userò )che favoriscono o impediscono la risoluzione di questo o di quel problema. Leggendo le dispense legate alle risoluzioni chimiche dei problemi che possono affliggere il vigneto si viene proiettati in un mondo negativo dove, aggressori malvagi, vanno combattuti con veleni, descritti come "buoni", che non lasceranno mai più il vigneto. Se penso che continuo a trovare, raccoglie e buttare dal terreno pezzi di vetro, plastica, metallo,carta e residuati di demolizioni edili ( parti di mattoni, mattonelle o agglomerati di cemento ecc ecc.) non riesco proprio a comprendere come possono pensare che potrei inquinare tutto distribuendo, anche solo pochi grammi diluiti, di quei veleni.

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